LA PAROLA DELLA SETTIMANA
Dal Salmo 71 (70)
In te Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi, tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio,
dal pugno dell’uomo violento e perverso.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno: a te la mia lode senza fine.
Per molti ero un prodigio, ma eri tu il mio rifugio sicuro.
Della tua lode è piena la mia bocca: tutto il giorno canto il tuo splendore.
Sal 71 (70)
RIFLETTIAMO
Il salmo 71(70) di cui qui viene riportato solo l’inizio, è la preghiera di una persona anziana che posta di fronte al declinare delle proprie forze, a causa dell’età che avanza, vede rafforzarsi la propria fiducia in Dio. Il v. 5 lega all’idea della fiducia proprio quella della speranza. In ebraico il termine speranza (tiqwah) è legato a una radice che rimanda alla “corda”: la speranza è come una corda tesa tra due estremi: da un lato Dio, dall’altro l’essere umano. È dunque un essere in tensione che presuppone però l’esistenza di due punti fermi: uno è rappresentato da noi esseri umani, nella nostra miseria e nella nostra difficoltà, l’altro è appunto il Signore. Il salmista, pur nella sua vecchiaia, ritrova così nella speranza un punto saldo che gli permette di continuare a vivere: il Signore. Alla luce dell’intera Scrittura e della fede in Cristo, la speranza appare poi come quella virtù che ci pone in una relazione positiva nei confronti del futuro (si ricordi il tema dell’attesa nella prima settimana di Avvento): la resurrezione di Cristo è fondamento di ogni nostra speranza. Sperare contro ogni speranza, l’atteggiamento di Abramo secondo la lettera ai Romani (4,18), un tema com’è noto molto caro a Giorgio La Pira, diviene la virtù di tutti coloro che tenacemente lottano in questa storia per l’amore, la pace, la giustizia, sapendo che proprio la speranza fondata su Dio e su Cristo risorto apre le porte di un futuro che umanamente potrebbe sembrare impossibile.
Don Luca Mazzinghi
PREGHIAMO
Vieni, Spirito Santo
e riempi di speranza
il cuore del mondo.
Vieni, Spirito di pace
e illumina le strade
della pace e della riconciliazione tra i popoli.
Vieni, Spirito d’amore,
vieni per tutti i poveri del mondo,
per tutti quelli che piangono,
per quelli che hanno fame e sete di giustizia.
Vieni, Spirito di vita
rendi salda la nostra fede
e rendici testimoni di speranza.
Amen.
UNA DOMANDA
Di fronte agli eventi che hanno segnato l’intera umanità negli ultimi anni, come la pandemia, la guerra, le crisi economiche, tante nostre certezze vacillano. Per te Gesù è fondamento della tua speranza? È, come afferma il Concilio, il fine della storia umana e la gioia del tuo cuore (cf. Gaudium et Spes, 45)? Scegli una parola o un gesto di speranza da donare a qualcuno che in. genere eviti
UN SEGNO – UNA PREGHIERA
Ravviviamo la speranza delle famiglie in difficoltà del nostro territorio con qualche azione concreta di sostegno: doposcuola per i bambini, lezioni di italiano per gli stranieri, pagamento di qualche bolletta, facciamo la spesa per una famiglia…
In questo tempo di conflitti vicini e lontani, prepariamo una preghiera per la pace da condividere in famiglia o nella nostra comunità.
UN FILM
Il grande Dittatore (1940)
un film di Charles Chaplin
oppure
Un bambino di nome Natale (2021)
un film di Gil Kenan
UNA POESIA
Voi che credete
voi che sperate
correte su tutte le strade,
le piazze a svelare il grande segreto…
Andate a dire ai quattro venti
che la notte passa
che tutto ha un senso
che le guerre finiscono
che la storia ha uno sbocco
che l’amore alla fine vincerà l’oblio
e la vita sconfiggerà la morte.
Voi che l’avete intuito per grazia
continuate il cammino
spargete la vostra gioia
continuate a dire che la speranza non ha confini.
David Maria Turoldo