Carità
Giulio Facibeni, nato il 29 Luglio 1884 a Galeata (Forlì) e morto il 2 giugno 1958 a Firenze, parroco di Rifredi, richiamato alle armi è cappellano militare prima sul fronte dellʼIsonzo e poi sul Grappa. Torna a Rifredi nel 1919 con negli occhi e nel cuore le immagini di tante tragedie e trova la parrocchia lacerata da tensioni sociali e politiche gravissime. Per assistere l’infanzia orfana e come punto di incontro con tutti fonda l’Opera della Divina Provvidenza “Madonnina del Grappa” (1923), con il presentimento chiarissimo che Dio lo chiama ad iniziare un nuovo cammino: ridursi alla sola carità, essere per tutti un segno della paternità di Dio. L’Opera, per come vive, deve rimandare alla Provvidenza, mostrando i lineamenti inconfondibili delle opere di Dio. La logica di fede di don Facibeni è rigorosissima e senza dubbio profetica.
L’Opera è il granellino di senapa che in breve diventa albero, punto di riferimento per tutti. Facibeni è davvero il padre, come cominciano subito a chiamarlo i suoi figlioli, i parrocchiani, l’intera città di Firenze. La paternità è il suo carisma. Una paternità a tutto tondo, umanissima. Un sacerdozio vissuto come immolazione totale.
Disse La Pira:
Ebbe un amore sconfinato per l’uomo… Fece cose incalcolabili, non solo per il numero già rilevante di ragazzi, ma per la qualità dell’Opera, per il disegno di essa…
O Santa Trinità Padre, Figlio, Spirito Santo, mentre Vi adoriamo Vi Benediciamo e Vi ringraziamo per i doni di amore e di carità verso gli orfani, i poveri, gli emarginati e tutti i sofferenti nell’anima e nel corpo di cui arricchiste Il vostro fedele servo Don Giulio Facibeni, Vi preghiamo di volerlo glorificare qui in terra concedendoci, per sua intercessione, la grazia che vi domandiamo.