Una FESTA DEL SORRISO, promossa dalla Caritas parrocchiale lo scorso 18 ottobre, per celebrare l’armonia del Creato e delle sue Creature. Un momento festoso di condivisione e unione concluso con una cena solidale per celebrare la gioia dello stare insieme in un mondo dove è tutto collegato e tutto dipende dalla nostra personale conversione ecologica.
Nello specifico la festa si è snodata attraverso alcuni momenti comuni e altri laboratoriali.
Dopo il saluto del Parroco, don Simone Pestelli, e della responsabile parrocchiale Caritas, Gabriella Leoni, tutti gli ospiti, grandi e piccini, si sono lasciati andare alla gioia di un canto e di un ballo coinvolgente trasportati dall’energia della musica scelta da Fabrizio Vittori, anima del Coro parrocchiale, e dal gruppo giovani.
Prima di suddividersi nei vari spazi laboratoriali, Francesco Chiaramonte dell’Associazione “Oasi Laudato Sii”, ha introdotto il tema specifico dell’Enciclica “Laudato sii” attraverso i 4 elementi fondamentali del Creato –acqua, aria, terra, fuoco- rappresentati da tre ciotole che li contenevano e da una candela, simbolo di fuoco e di luce, ricordando a tutti e tutte che del Creato è necessario, oggi più che mai, prendersi cura attivamente.
I bambini e i ragazzi, seguiti dal Gruppo giovani parrocchiale e dal nuovo Viceparroco don Flippo Meli, con il supporto prezioso di Caritas Young guidata da Claudia Melli, in un clima gioioso, hanno realizzato –negli spazi del Gruppo Giovani- dei magnifici disegni su un’esperienza vissuta di bellezza della natura e su “cosa vorrei ci fosse negli spazi dove vivo”.
I loro desideri ci hanno consegnato una ineludibile richiesta di uno spazio ricco di verde, di colori brillanti e di armonia in antitesi al grigio del cemento in cui sono quotidianamente immersi…
Tutti gli adulti invece -nello spazio del teatro parrocchiale- hanno seguito un momento di riflessione interconfessionale con le suggestioni offerte da Padre John, Superiore della Comunità Comboniani di Firenze, arricchito da slides sul Creato e la necessità di un’ecologia integrale che ponga fine allo sfruttamento insensato della nostra Madre Terra e delle sue creature. Le testimonianze toccanti di alcune nostre ospiti sul loro percorso di emigrazione, nonché di vita e lavoro in Italia, hanno aperto un dibattito interessante sul tema dell’ambiente e su stili di vita consumistici che ci portano a disuguaglianze sempre più evidenti. Rendendoci consapevoli che nella condivisione, nell’accoglienza, e con un cambiamento gioioso e responsabile, sia possibile cambiare davvero la nostra mentalità.
Di nuovo poi tutti insieme nel cortile parrocchiale e, sulle note di musiche dei vari paesi e canti suggestivi provenienti anche dal sud del mondo, siamo passati agli assaggi dei diversi piatti condivisi da tutti i partecipanti di molteplici nazionalità, basati anche su una sana “cucina povera” e il sapiente riutilizzo degli avanzi : dal cous cous vegetariano, alla pappa al pomodoro e ribollita, dall’insalata di farro alla polenta coi formaggi, a falafel, pizze, schiacciate e torte ripiene, a una grande quantità di dolci…tante prelibatezze e l’idea di raccogliere al più presto le ricette che ne sono state alla base!
Così tra una risata, una lacrima, un ballo, un disegno, una riflessione, un piatto multiculturale, persone molto diverse fra loro hanno con gioia e col sorriso reso lode al Creato e alle sue creature, alla ricerca di un proficuo dialogo e una necessaria collaborazione per il bene comune. Perché, come ci ha insegnato papa Francesco, “se l’Universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto, c’è quindi un mistero da contemplare, in una foglia, in un sentiero, nella rugiada, nel volto di un povero. Il mondo canta un amore infinito. Come non averne cura?”







