Quest’anno come comunità parrocchiale abbiamo deciso di augurarci un Natale di Pace condividendo i nostri pensieri.
Sono arrivati contributi da uomini e donne tra i 4 e i 90 anni che abbiamo sintetizzato in un messaggio che leggerete qui sotto.
Auguri di Buon Natale a te,
con il cuore pieno di speranza e il desiderio di un domani di pace.
don Simone
Cari fratelli e sorelle del mondo, da questo piccolo angolo di Firenze vi inviamo il nostro augurio di pace.
Se la pace nel mondo appare come un’aspirazione grande e forse irraggiungibile, non dobbiamo sottovalutare la forza della nostra speranza, della nostra preghiera e della capacità di amarci, così come Dio ci ama. Camminiamo insieme su una strada comune, illuminati da Dio, che è il faro in grado di rischiarare le tenebre dell’inferno in terra generato dalla guerra.
Spesso ci illudiamo di portare pace quando, in realtà, siamo dilaniati da conflitti interiori. È difficile offrire pace quando dentro di noi alberga il male. Tuttavia, l’interiorità dell’essere umano è immensa: in essa si cela anche tanto bene. In ognuno di noi esiste la possibilità di vivere e condividere altro, molto altro.
Cercare la pace significa iniziare dai gesti più semplici: abbracciare il nostro vicino, sorridere a uno sconosciuto, tendere una mano dove c’è bisogno. Non dobbiamo attendere i grandi drammi dell’umanità per agire. La pace nasce dalle piccole azioni quotidiane: un perdono offerto, un sorriso che illumina, una carezza che consola, un silenzio rispettoso, un pensiero attento alle conseguenze di ogni nostro gesto.
La pace è un dono, ma anche una conquista.
Essa è uno spazio infinito dentro di noi, dove amore e accoglienza devono essere coltivati giorno dopo giorno. La pace esiste solo dove c’è rispetto per le diversità, in un’armonia che accoglie ogni differenza come una ricchezza.
Siamo stanchi di vivere sulla difensiva, sempre nel timore di un’aggressione altrui. Vogliamo invece impegnarci a conoscerci e a riconoscerci reciprocamente. Conoscere gli altri implica un obbligo morale: riconoscere la dignità e i bisogni di ognuno, impegnandoci a garantire e rispettare i diritti fondamentali, desiderando il bene di tutti. Solo così possiamo diventare costruttori di ponti e non di muri.
Desideriamo che le guerre e le sofferenze finiscano, che la speranza brilli negli occhi di chi soffre.
Che ogni bambino possa avere un letto caldo, un sorriso sicuro e una scuola dove imparare.
Che ogni uomo possa vivere con dignità, avere un lavoro, ricevere cure mediche e sentirsi rispettato nella sua unicità.
Ognuno, nel proprio ambiente e nelle difficoltà quotidiane, può essere un costruttore di pace. Basta offrire ascolto, cercare il bello che c’è negli altri e accogliere chi vive ai margini. Incontriamoci, guardiamoci negli occhi, tocchiamoci le mani per comprendere ciò che l’altro prova, sentendone l’emozione e il calore.
Vogliamo abbracciarci con rispetto e gratitudine, in uno spirito di accoglienza, fraternità e apertura.
Un sorriso, uno sguardo gentile… sono contagiosi!
Libertà di amare: questa è la vera pace!
Invitiamo ognuno di noi a fare pace con se stesso, con il vicino di casa, con il proprietario del cane che abbaia, con il fratello con cui abbiamo litigato
tanto tempo fa e di cui non ricordiamo nemmeno più il motivo.
Camminiamo insieme sulla strada dell’amore, una strada che costruisce e rifiuta ogni sentimento di opposizione e distruzione. Impariamo il linguaggio della comprensione, lasciandoci ispirare dal coraggio di perdonare e di essere perdonati.
Liberiamoci dall’odio, accompagnati da Gesù e dalle sue parole, che scuotono ogni angolo della nostra vita:
«… ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli
che vi perseguitano, affinché siate figli
del Padre vostro che è nei cieli;
egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni»
(Mt 5, 44-45).
Sognare non è vano: dai sogni nascono i cambiamenti
che rendono il mondo migliore.
Auguri di Buon Natale a te,
con il cuore pieno di speranza
e il desiderio di un domani di pace.