CANTICO DEI REDENTI (accordi)

Alberto Marani

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Il Si[Em]gnore è la [D]mia sal[Em]vezza
e con [C]lui non [D]temo [G]più
perché ho nel [Am]cuore la cer[Em]tezza
la sal[C]vezza è q[D]ui con [Em]me.

Ti [G]lodo Sig[D]nore per[Em]ché
un giorno [C]eri lon[D]tano da [G]me, [D]
[G]ora in[D]vece sei tor[Em]nato
[C]e mi hai p[D]reso con [Em]te.

Il Si[Em]gnore è la [D]mia sal[Em]vezza
e con [C]lui non [D]temo [G]più
perché ho nel [Am]cuore la cer[Em]tezza
la sal[C]vezza è q[D]ui con [Em]me.

Ber[G]rete con g[D]ioia alle [Em]fonti,
alle [C]fonti [D]della sa[G]lvez[D]_za
e quel [G]giorno [D]voi di[Em]rete:
lodate il Sig[C]nore, invo[D]cate il suo [Em]nome.

Il Si[Em]gnore è la [D]mia sal[Em]vezza
e con [C]lui non [D]temo [G]più
perché ho nel [Am]cuore la cer[Em]tezza
la sal[C]vezza è q[D]ui con [Em]me.

[G]Fate conos[D]cere ai [Em]popoli
tutto q[C]uello che [D]Lui ha com[G]piu_[D]to
e ri[G]cordino per [D]sem[Em]pre,
ricordino [C]sempre che il suo [D]nome è [Em]grande.

Il Si[Em]gnore è la [D]mia sal[Em]vezza
e con [C]lui non [D]temo [G]più
perché ho nel [Am]cuore la cer[Em]tezza
la sal[C]vezza è q[D]ui con [Em]me.

Can[G]tate a chi ha [D]fatto gran[Em]dezze
e sia [C]fatto sa[D]pere nel [G]mon_[D]do;
grida [G]forte la tua g[D]ioia, abi[Em]tante di Sion,
perc[C]hé grande con [D]te è il Si[Em]gnore.

Il Si[Em]gnore è la [D]mia sal[Em]vezza
e con [C]lui non [D]temo [G]più
perché ho nel [Am]cuore la cer[Em]tezza
la sal[C]vezza è q[D]ui con [Em]me.

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